Suggestopedia Italia


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Atti del Convegno Venezia 1999

Approfondimenti





VENICE SEMINAR 1999

Dalla registrazione video originale dell'evento abbiamo trascritto e tradotto il più fedelmente possibile l'intervento del relatore e le domande del pubblico presente con le relative risposte.






Atti del Convegno - Venezia 1999

"I FONDAMENTI DELLA SUGGESTOPEDIA
e il suo nuovo
SVILUPPO: L'APPRENDIMENTO DESUGGESTIVO"


Venezia 4-5 Dicembre 1999
Relatore: dr GEORGI LOZANOV, autore del Metodo



Sono uno psichiatra. Lavorando con i miei pazienti molti anni fa mi resi conto che essi erano in grado di ricordare molto più di quanto essi stessi potessero immaginare e che possedevano un enorme potenziale per sviluppare la loro personalità. Constatai anche che grazie a queste capacità - che chiamai "reserve capacities" essi erano in grado di raggiungere eccellenti risultati nell'apprendimento, senza affaticarsi. All'inizio della mia ricerca stentavo a crederci. Io ora vi parlerò delle mie teorie e sarete liberi di decidere se sono vere o no.

All'inizio della mia ricerca cominciai i miei esperimenti con un "esperimento psicologico": la memorizzazione di alcune centinaia di parole. Alcuni giornalisti vennero a vedere i miei esperimenti e poi scrissero i loro articoli. Grazie a loro imparai che la gente tende a credere più a ciò che loro dicono che ai miei libri!

Il primo manuale sulla Suggestopedia fu pubblicato in Italia nel 1989 (Bulzoni Editore) e in seguito anche in Svezia e negli Stati Uniti. Molti insegnanti, oserei dire il 99% degli insegnanti che sostengono di applicare il mio metodo, non hanno neanche letto questo libro. Essi basano il loro insegnamento su articoli sul rilassamento, l'ipnosi, la magia…e anche alcuni ricercatori fanno così…Infatti l'edizione italiana ha una prefazione - scritta dal professor Shiffler - che non ha nulla a che fare con il contenuto del libro quando parla di "immaginazione guidata", "esercizi di respirazione", "esercizi di rilassamento" e così via. Ecco perché gli insegnanti sono stati fuorviati.

Nel 1972 furono pubblicati più di venti articoli contro di me. Grazie a ciò ho avuto l'opportunità di difendermi e di chiarire il mio pensiero. Nel mio prossimo libro ringrazierò quei giornalisti per questo, dato che mi hanno fornito l'occasione di condurre una ulteriore ricerca. Sono riuscito a "sopravvivere" ed ora il numero di insegnanti che praticano la Suggestopedia è incredibilmente aumentato. Ma il metodo deve essere applicato in modo corretto. Ciò che è importante non sono le "tecniche", ma il "metodo". Alcuni insegnanti usano alcune idee ispirate alla Suggestopedia, ma per usare il metodo in modo corretto essi devono essere opportunamente preparati.

Prima di tutto lo scopo della Suggestopedia è di aiutare gli studenti a definire la loro propria gerarchia e scoprire e scegliere tra le cose da imparare ciò che è veramente importante, meno importante o inutile. Preferisco cominciare spiegando ciò che NON è la Suggestopedia. NON è un metodo di rilassamento, specialmente di rilassamento guidato. Nel nostro metodo il rilassamento si ottiene in modo naturale, ma il rilassamento non è sufficiente per ottenere risultati nell'apprendimento.

Dal 1980 al 1989 il governo del mio paese, la Bulgaria, non mi permise di recarmi all'estero. Nel frattempo in Germania e negli Stati Uniti il mio metodo venne sviluppato senza il mio contributo e il mio consenso, con alcune
distorsioni. Si fece pubblicità al metodo col nome di "Superlearning" o "Accelerated Learning" e vi si incluse l'uso di una "voce mistica", esercizi di rilassamento, e la promessa di diventare un genio…

(Viene mostrato un breve video prodotto in Austria per fare pubblicità al metodo che mette in evidenza tutte le più tipiche forme di "distorsione").

Vi mostro questo al solo scopo di aiutarvi ad evitare simili errori. Non credo che ciò che avete visto possa aiutare i ragazzi a sviluppare la loro creatività; ciò può solo creare delle "coach potatoes" - come dicono gli americani, come le persone che passano tutta la giornata a guardare le soap operas televisive.

Il mercato al momento è pieno di musica ipnotica, basata su un mono-tono. Questo può essere dannoso per alcuni studenti e non può portare ad espandere la creatività. Lo stesso avviene quando l'insegnante ha una voce monotona. Ogni insegnante dovrebbe chiedersi che tipo di effetto la sua voce produca sugli studenti.

Credo che la Suggestopedia si possa chiamare Normalpedia: l'insegnante non si comporta come un attore sul palcoscenico, ma è del tutto normale, non cerca di influenzare e non fa pressione. Io credo che fra venti, trenta, o cinquant'anni le "capacità potenziali" che sono ora represse e limitate si svilupperanno del tutto e le persone saranno in grado di vedere e di toccare ciò che sono in grado di realizzare. Ma, scusate, non c'è niente di magico in tutto ciò!

La parola "Suggestopedia" deriva dal verbo "to suggest" nel senso di "proporre", nel senso che noi diamo agli studenti la possibilità di scegliere, che è poi ciò che noi abbiamo tutti i giorni, quando nella vita normale siamo circondati da molte diverse "suggestions" tra cui scegliere. In classe dovrebbe succedere la stessa cosa, lo studente dovrebbe sempre essere messo in grado di scegliere. Sul mercato al momento ci sono varie "pillole magiche": …se vi sdraiate sul pavimento…se ascoltate un tipo speciale di musica…se aumentate le "onde alfa"…memorizzerete tutto. Questa NON è la Suggestopedia. Quanto alla musica nei nostri corsi ogni sessione comincia e finisce con della musica, sempre strettamente legata al contenuto del corso, ma è sempre musica classica.
La Suggestopedia è un metodo che dipende
dallo stato della mente. Molti insegnanti sono convinti di dover conoscere la materia che insegnano, ma non prendono troppo in considerazione lo stato mentale dei loro studenti. La ricerca dimostra che essere nel corretto stato mentale rende l'apprendimento più agevole. Intendo con ciò un certo livello di calma mentale. Nei nostri esperimenti risultava difficile stabilire quanto profondo lo stato di calma dovesse essere, poiché è qualcosa di difficile da misurare. Dipende anche dal tipo di personalità del discente. Nella nostra vita quotidiana tendiamo a prendere decisioni diverse a seconda del nostro diverso stato mentale, in presenza di situazioni simili. Ecco perché talvolta diciamo: "Deciderò dopo…lasciami pensare." Si sono sviluppate delle teorie sul fatto che abbiamo molteplici personalità. Prima di un esame lo studente chiede: "Com'è il professore oggi? E' tranquillo?". Voi come insegnanti avete una personalità multiforme, e lo stesso si può dire per i vostri studenti come individui e come gruppo.
Il problema è come sincronizzare le molteplici personalità di entrambi. Qualche volta ci capita di dire: "Oggi non sono in vena." Non dipende solo dalle nostre emozioni, ma avviene anche che diverse emozioni influiscono in modo diverso sulle nostre abilità logiche. Tutto ciò è ben più complesso di una tecnica di rilassamento, poiché prende in considerazione le diverse personalità di ciascun individuo e infatti nel nostro insegnamento occorre tener conto della dinamica delle personalità dei nostri studenti. Inoltre lo stato mentale dell'insegnante influenza le personalità dei nostri studenti. Non si può recitare. Lo studente lo sente istintivamente. Non si può recitare la felicità, occorre provarla. Non serve a nulla frequentare corsi di recitazione, si deve amare il proprio lavoro…niente di estremo o di fantastico, ma funziona. Siate naturali con i vostri studenti. Non recitate.

Naturalmente ci sono problemi riguardanti il "materiale" che si deve insegnare. Tradizionalmente si usa dare agli studenti piccole parti del programma, passo dopo passo, partendo dalle cose più semplici. Ne risulta che essi non riescono a inserire le "piccole" parti nella "struttura globale" della lingua. Riescono a sintetizzare le "parti", ma non possono vedere il "tutto". Con il nostro metodo non solo si insegna, ma si favorisce lo sviluppo delle personalità. Che tipo di personalità si possono formare se voi date solo "parti"? Questa è la "cultura" oggi: le persone conoscono molte "parti", dettagli, ma non hanno la "conoscenza globale".

Ci sono degli studi che dimostrano che
il modo con cui apprendiamo determina il modo in cui si struttura il nostro cervello. Per esempio i giapponesi che imparano a leggere e scrivere con il sistema kanji mostrano di avere una diversa organizzazione nelle distinte funzioni dei due emisferi del cervello, infatti l'emisfero destro diventa l'emisfero logico e l'emisfero sinistro diventa quello creativo. Se il giapponese nasce, ad esempio negli USA e impara a leggere e scrivere in inglese con il nostro alfabeto la struttura del cervello risulta di tipo "occidentale".

Nella Suggestopedia quando insegniamo diamo il "globale" e la "parte" lavorando nella parte conscia del cervello, ma anche nel paraconscio, nella memoria a lungo termine. Così apprendiamo il globale e la parte nello stesso tempo nella loro correlazione e ciò ha un effetto positivo sull'intera personalità. E' importante sottolineare che noi non diamo mai compiti a casa, perciò quando parliamo di risultati intendiamo i risultati ottenuti in classe.

Alcuni insegnanti tendono a mischiare diverse tecniche come rilassamento, fantasie guidate, respirazione,… con i metodi tradizionali. Questo può portare risultati, a lungo termine. Il futuro dirà quale metodo è il migliore, ma non si dovrebbe mescolarli perché le aree di applicazione dei due metodi sono diverse.

Al momento negli USA ci sono 45 tesi depositate in altrettante Università che trattano della Suggestopedia, ed anche in altri paesi. Ciò significa che la base scientifica del metodo è stata pienamente riconosciuta.

Quando impariamo una lingua straniera noi parliamo al livello attivo, ma memorizziamo parte del materiale in una parte più profonda del cervello, il livello del riconoscimento e in una parte ancora più profonda che è il livello dell'intuizione. Questo è infatti il modo con cui noi impariamo, è una questione fisiologica e non possiamo cambiarla; l'unica cosa che possiamo fare è di adattare il nostro metodo al sistema di apprendimento del nostro cervello. Quando utilizziamo "oral drills", ripetizioni, pratica intensiva anche nell'approccio comunicativo, noi lavoriamo sul "livello attivo", bombardando lo studente e di certo noi otteniamo il risultato di migliorare l'uso attivo della lingua. Ma c'è anche il livello passivo e gradualmente ci rendiamo conto che nel tempo la conoscenza attiva diventa passiva.

Nella Suggestopedia l'approccio è completamente diverso. Gli studenti vengono "esposti" a circa 700 parole in ogni lezione, fino dall'inizio, attivando sia il livello attivo che il livello passivo. Naturalmente in questo stadio gli studenti useranno attivamente una piccola parte di vocabolario, ma la conoscenza passiva permetterà di costruire la capacità di comprensione. Il livello passivo si può definire la soglia del livello attivo. I nostri studenti si sentono molto liberi di comunicare perché si rendono conto della presenza della conoscenza passiva. Nei metodi tradizionali quando gli studenti tendono a dimenticare ciò che hanno imparato, si cerca di attivare la conoscenza attiva, bombardandoli con una intensa pratica attiva. Noi procediamo in modo differente, lavorando su tutti i livelli, quello attivo e quello passivo.

La conoscenza passiva è una specie di base solida, come un iceberg, sul quale si fonda la conoscenza attiva. Col metodo suggestopedico noi lavoriamo al confine tra il livello attivo e il livello passivo. Perciò la formazione dei nostri insegnanti consiste nell'insegnare loro come operare sulla linea di confine. Ci sono percezioni che avvengono al di fuori del livello conscio degli studenti e questa è l'area in cui noi abbiamo le nostre risorse potenziali (reserve capacities), come noi le chiamiamo. Voi potreste obiettare: "Ma…gli studenti non si confondono se all'inizio gli vengono date
un numero così elevato di parole?". Sì, all'inizio essi sono in una specie di caos, ma gradualmente il quadro diventa sempre più chiaro.

Il recente sviluppo della Suggestopedia si chiama
Apprendimento Desuggestivo (Desuggestive Learning) e si basa sui seguenti principi:
a - ogni stimolo che il nostro cervello accetta è associato, codificato e trasformato in simbolo in maniera multidimensionale;
b - non esistono stimoli isolati della coscienza: il conscio, il paraconscio e il subconscio sono sempre insieme e non possono essere separati;
c - il nostro cervello non accetta stimoli isolati, ma essi sono sempre in una ricca complessità, connessa alle dinamiche degli stati della mente.

Tutto ciò significa che quando noi insegnamo noi insegnamo all'intera personalità degli studenti e perciò dobbiamo conoscere la struttura basilare del cervello. In ogni attimo noi riceviamo stimoli consci, paraconsci e inconsci che ci aiutano ad elaborare le informazioni. Ho già sottolineato l'importanza dello stato mentale che è di vitale importanza nel determinare i risultati dell'insegnamento e - nel nostro insegnamento - si può spiegare come una
calma concentrante gioiosa e spontanea. Calma che ovviamente non significa dormire, ma calma come concentrazione. E' spontanea perché non è creata, imposta o guidata, è semplicemente il risultato del comportamento naturale dell'insegnante. Il set-up desuggestivo ha lo scopo di liberare la mente, di liberare le risorse potenziali. Il termine "desuggestivo" sottolinea il liberarsi spontaneo delle capacità con la partecipazione attiva dello studente.

Il nostro cervello elabora le informazioni come una
globalità dinamica e gerarchicamente strutturata, poiché la parte è nella globalità e la globalità è nella parte. La parte è percepita come globale e il globale come una parte. Mi spiegherò con un esempio. Consideriamo l'atomo e il cosmo. Il cosmo può essere considerato la globalità e l'atomo una parte, ma se consideriamo la struttura dell'atomo allora l'atomo è una globalità e parte del cosmo. Ogni elemento può essere considerato come parte e globalità al medesimo tempo, a seconda della nostra prospettiva. Voglio fare un altro esempio. Voi state camminando per la strada tra la folla (globalità) e vedete una persona (una parte nella globalità). Voi vi innamorate di questa persona ed essa diventa tutto per voi, diventa la globalità, il vostro universo. Poi l'amore finisce, voi smettete di amare questa persona ed essa torna ad essere una parte per voi. Così parte e globale cambiano a seconda delle nostre emozioni.

Questa teoria ha delle conseguenze pratiche nella struttura del "materiale didattico" che creiamo per i nostri corsi dove anche gli elementi grammaticali non sono mai visti in modo isolato, ma come parte della globalità della lingua.
Per raggiungere le finalità che il nostro metodo si propone noi usiamo:


a -
mezzi didattici, cioè il materiale che deve essere studiato, che è naturalmente strutturato secondo il principio globalità/parte - parte/globalità;
b -
mezzi artistici: l'intero metodo è elaborato artisticamente, con musica, recitazione (ovviamente in modo naturale), il comportamento dell'insegnante, l'uso di famose immagini create da grandi artisti…
c -
mezzi psicologici: come si è detto in precedenza il metodo ha una base psicofisiologica che fa sì che gli insegnanti siano formati in un certo modo e che debbano conoscere la struttura del cervello.

Dopo la teoria, esamineremo alcuni aspetti pratici. Gli insegnanti devono conoscere la teoria, ma la pratica ovviamente è più divertente. Ora vi mostrerò una registrazione video della dott. Gateva. Lei di solito non desiderava essere registrata, perché non voleva diventare un "modello" e sosteneva che ogni insegnante deve avere il suo proprio stile a seconda della sua personalità.

(Il video mostra il momento introduttivo di un corso per principianti, la presentazione del contenuto della prima parte.)

All'inizio l'insegnante presenta il materiale usando un linguaggio semplice e naturale, quello che si usa nella conversazione quotidiana. A ciò segue il "concerto attivo". Si chiama "attivo" perché in questo fase gli studenti possono leggere il testo e prendere note. L'insegnante legge il testo seguendo la musica con una speciale intonazione. La scelta della musica è importante e a questo proposito vi prego di vedere la lista suggerita nel Manuale. La dott. Gateva cantava molto bene ed ha anche scritto centinaia di canzoni "didattiche". I nostri esperimenti hanno dimostrato che la musica classica, rispetto ad altri tipi di musica, permette di ottenere migliori risultati. Tutto ciò verrà spiegato in un libro che uscirà tra breve col titolo: "Creating wholeness through art" (Creare l'unità attraverso l'arte). E' importante sottolineare che quando decidiamo di usare un certo tipo di musica dopo dobbiamo controllare attentamente i risultati perché, come risulta dagli esperimenti fatti in Bulgaria con migliaia di adulti e di bambini, i risultati possono essere molto diversi a seconda del tipo di musica che si utilizza. Quando la dott.Gateva usava le conzoni da lei stessa composte, testava sempre i risultati. Ella ha anche adattato brani di opere famose come "Il Barbiere di Siviglia", con alcune variazioni del testo. Ha anche composto un'opera per ragazzi per l'insegnamento della matematica, che fu cantata da famosi cantanti lirici.

Se date uno sguardo al testo per l'insegnamento dell'Italiano vedrete che esso contiene non solo musica, ma anche immagini che riproducono quadri di famosi pittori italiani classici. Il linguaggio usato è quello della conversazione quotidiana. La musica e l'arte si sono dimostrate estremamente efficaci per migliorare la memorizzazione e lo sviluppo della personalità degli studenti. La "solennità" è un ulteriore risorsa, infatti se diamo alle persone qualcosa di veramente "memorabile", assolutamente eccezionale, esse apprenderanno meglio. La musica che usiamo è musica scritta non solo per ora, ma per il futuro, non è soggetta alle mode. Se non si è in grado di cantare bene si può usare una registrazione. L'arte classica crea un positivo stato mentale ed è per ciò che non si creano problemi di disciplina. Il cantare insieme belle canzoni classiche contribuisce a creare unità nel gruppo e un atteggiamento collaborativo. Le nostre "lezioni" cominciano e finiscono sempre con una canzone cantata insieme.

Per svolgere un corso suggestopedico occorre adottare un comportamento coerente.
Così si determina un'atmosfera particolare che permette al discente di trarre un beneficio per la sua intera personalità.

(Si mostra un altro video per alcuni minuti)


In questo video, come vedete, l'insegnante entra in classe con un ottimo umore, parla agli studenti (si tratta di un gruppo molto numeroso di professori dell'Università di Mosca) in modo gradevole e spontaneo, scherza e si esprime con un vocabolario piuttosto ampio. Siamo qui nei primi 50 minuti del corso. Fra insegnante e studenti si crea una relazione cordialmente piacevole e stimolante e gli studenti partecipano volentieri. Nella introduzione si usano circa 700 parole. Tutto appare libero e spontaneo, ma ovviamente tutto è attentamente organizzato e pianificato. Nulla avviene per caso e ogni parte ha il suo proprio scopo. All'inizio ciò può sembrare strano, ma se voi cominciate ad usare questo metodo, non potrete più usarne altri!

Sulla base di numerose ricerche da parte di colleghi psicoterapisti, psicologi e psichiatri che sostengono che noi possediamo risorse mentali molto superiori a quello che generalmente si crede, si può concludere che le teorie qui esposte sono giuste. E questa è anche la conclusione da me raggiunta dopo lunghi esperimenti, che mi ha spinto ad elaborare un metodo per sfruttare queste capacità potenziali.

All'inizio delle mie ricerche ho cominciato a lavorare con l'ipnosi, che ho poi abbandonato per svariate ragioni e da allora non ho più usato l'ipnosi. Non è questo il luogo e il momento per spiegare le ragioni di questo, ma se qualcuno di voi è interessato a questo, posso fornire le mie ragioni più tardi.

Voglio ancora sottolineare che
la Suggestopedia è un sistema pedagogico elaborato scientificamente, non è yoga, non è psicoterapia. Ha la sua terminologia, le sue leggi, una sua evoluzione. E' ora riconosciuta in vari paesi dove tesi universitarie vengono prodotte su questo metodo per difenderlo come metodo scientifico, dimostrato sperimentalmente.

Ci sono degli sviluppi derivati dalla Suggestopedia come "Superlearning" "Accelerated Learning" e altri. Non sono contrario a queste applicazioni. Sono semplicemente contrario a coloro che affermano che ho detto cose che in realtà non ho detto. Sono contrario a tutto ciò che è guidato. Sono in favore di tutto ciò che è libera, spontanea, cordiale comunicazione fra insegnante e studenti…; niente guru, niente ipnosi come ho già detto prima.

Ci sono pubblicazioni in cui si combina la Suggestopedia con altri metodi. La Suggestopedia è un metodo completo in sé. Se per esempio si cerca di combinarla con la Programmazione Neuro-Linguistica si finirà per distruggere entrambi i metodi. Un vero metodo non può essere eclettico. Nell'ambito dei metodi di insegnamento l'eclettismo non è utile. Ogni metodo deve avere i suoi principi, i suoi scopi e le sue applicazioni.

Ho dato il nome di Apprendimento Desuggestivo (Desuggestive Learning) alla più recente evoluzione della Suggestopedia e ne spiego la ragione. Nella situazione dell'insegnamento-apprendimento ci sono sempre due processi:
a) il processo della
"suggestione", cioè ad esempio quando l'insegnante dice: "Puoi imparare 500 vocaboli, ci riesci, certamente ci riesci…"
b) il processo di
"desuggestione": lo studente pensa di non farcela, ma è libero di scegliere la "suggestione" e de-suggestionarsi, scegliere il processo della de-suggestione.

Si tratta di un duplice processo che libera l'individuo e crea un nuovo set-up. Insieme alla dott. Gateva ho lavorato per più di quindici anni per focalizzare questo aspetto e così decidemmo di ridurre la "suggestione" in favore della "de-suggestione". Naturalmente la suggestione non può essere totalmente eliminata. Non si può evitare l'influsso dell'ambiente circostante, l'intonazione della voce, l'espressione dei volti, l'atmosfera…, ma si può evitare di focalizzarsi troppo sul processo di influenzare i nostri studenti. Concentrammo la nostra attenzione più sulla "de-programmazione" da tutte le credenze negative sulle nostre limitazioni riguardo a tutto ciò che noi possiamo raggiungere. Possiamo ottenere di più, ma siamo programmati per meno dalla scuola, dalla famiglia, dalla tradizione e così via.., ma gli studenti possono essere de-programmati, così che essi possano liberamente decidere il livello che essi sono in grado di raggiungere, ciò che essi sono in grado di creare. Voi vedete quanto si sia distanti dal tipo di pubblicità che un certo tipo di informazione giornalistica ha fatto alla Suggestopedia.

Il punto successivo del programma è: "Che cosa ci si può aspettare quando la Suggestopedia è applicata correttamente?". Nel 1978 gli esperti dell'UNESCO accettarono il metodo e lo definirono il migliore se confrontato con tutti gli altri metodi tradizionali. Non sono qui per far pubblicità al mio metodo. E' ormai troppo tardi per questo, ma i risultati dicono che le lingue straniere si possono imparare più in fretta e più facilmente. Mi riferisco naturalmente al metodo autentico, quando è applicato correttamente.

E che dire dei positivi
effetti collaterali? Ogni metodo ha i suoi effetti collaterali. Per ciò che riguarda la Suggestopedia noi abbiamo notato un positivo miglioramento della salute dei discenti, un positivo sviluppo della loro personalità attraverso la sincronizzazione delle cosiddette multipersonalità, un miglior controllo dei diversi stati mentali, una socializzazione più facile e, dopo il corso,essi imparano e memorizzano più facilmente e più in fretta anche altre discipline.

Nell'Apprendimento Desuggestivo l'insegnante non è "sul palcoscenico", è un buon amico che fornisce e condivide conoscenza nel gruppo. L'insegnante deve essere preparato per essere in grado di trarre dal paraconscio dei suoi studenti tutte le loro conoscenze e le loro aspettative. L'insegnante non recita una parte, egli è uno del gruppo, un affidabile membro del gruppo. L'insegnante deve sapere come comunicare con gli studenti al livello delle loro capacità potenziali, cioè al di sopra del normale livello di comunicazione, lungo il limite, sulla linea di confine della loro conoscenza e del loro sistema di valori. Ciò può parere difficile, ma vi assicuro che i risultati sono incoraggianti.

La particolarità del metodo è prima di tutto la capacità dell'insegnante di comunicare al confine delle capacità potenziali; secondariamente il concetto di globalità e di parte; in terzo luogo l'idea dell'iceberg e cioè il fatto che noi impariamo non solo con la nostra conoscenza attiva, ma anche con la nostra conoscenza passiva; in quarto luogo l'apprendimento coll'arte, che non significa solo cantare una canzone, ma l'impiego della musica e delle arti figurative; infine il fatto che l'insegnante tiene in considerazione lo stato della mente e le capacità potenziali dello studente.

Ci sono garanzie per la sua sopravvivenza? Finora è sopravvissuto per trent'anni e recentemente l'interesse nei suoi confronti è notevolmente aumentato. Ho cominciato a formare i miei insegnanti perché ho intenzione di limitare la mia attività nel prossimo futuro. Essi saranno in grado di continuare il mio lavoro, in Canada, negli Stati Uniti ed anche in altri paesi ove si stanno preparando ad applicare il metodo. Essi saranno pronti quando la società sarà pronta a comprendere, finché quelli che hanno il potere di decidere si chiederanno: "Questo metodo ci serve o no?". Credo che nel giro di venti, trenta o cinquant'anni esso verrà applicato su vasta scala perché fa risparmiare tempo e denaro e queste sono ragioni serie e convincenti, più dello sviluppo della personalità... Ma, a dirvi la verità, non mi interesso molto del futuro. Se il metodo è buono, si difenderà da sé. Se in futuro scomparirà, vuol dire che non era abbastanza buono!

E poi la domanda finale: possibilità e condizioni per la sua applicazione pratica.
La prima condizione è la preparazione degli insegnanti. Se essi sono ben formati applicheranno il metodo correttamente ed esso sopravviverà. Ho già certificato dei formatori che potranno a loro volta preparare gli insegnanti. Ci sono molti che affermano di essere stati formati personalmente da me, ma di fatto ciò non è vero. Io consegno un certificato agli insegnanti e un certificato ai formatori, dato che sono in gioco capacità diverse.
Un'altra condizione è una buona organizzazione. E' necessario trovare qualcuno che capisca il metodo e sia disposto a sostenerlo e promuoverlo.

Vi ringrazio per avermi ascoltato con tanta attenzione. Naturalmente le riflessioni che abbiamo fatto insieme vi aiuteranno nel vostro lavoro quotidiano, ma non è possibile applicare la Suggestopedia direttamente da domani mattina. Per fare ciò occorre una formazione specifica. Ma voi potete introdurre un po' di musica, cantare con i vostri studenti e fare anche attenzione all'aspetto emotivo, con un giusto equilibrio tra logica ed emozione. Cercate anche di addolcire la vostra voce, che deve risultare gradevole. Prima della lezione cantate una canzone che vi piace per rendere la vostra voce più armoniosa e anche il vostro comportamento dovrebbe essere altrettanto armonioso. E quando entrate in classe non pensate che in futuro i vostri alunni diventeranno banditi, mafiosi, gente cattiva. Pensate che essi diventeranno i futuri Einstein, i futuri Galileo, gente meravigliosa e creativa.
Sapete che persone ora famose a scuola non andavano tanto bene, come Edison, per esempio. Ed infine aiutate i vostri studenti a trovare il modo di inserire gli elementi nella globalità, a sintetizzare; date loro il senso della globalità, non date loro elementi isolati. Non dimenticate che
il futuro del mondo è nelle mani degli insegnanti.

Ora vi mostrerò la videoregistrazione di un corso con un gruppo un po' difficile. I partecipanti fecero in segreto un accordo con me - senza dirlo all'insegnante - ed acconsentirono a pagare alla fine del corso, solo se fossero stati soddisfatti. Così all'inizio il loro comportamento è piuttosto freddo, poi gradualmente cominciano a partecipare e si divertono a comunicare. L'insegnante è vivace e incoraggiante, lavora allo stesso livello degli studenti, riesce a far emergere la comunicazione dal gruppo. All'inizio gli studenti sono piuttosto rigidi e riservati, ma poi cambiano il loro comportamento e diventano sempre più coinvolti. Come vedrete gli elementi grammaticali non vengono spiegati, ma il modo con cui l'insegnante sottolinea certe parole con il tono della voce significa che quella parola è importante.

Il corso dura 80 ore. Al termine gli studenti parlano molto bene. Le spiegazioni logiche sono date in una fase avanzata del corso. Si cantano canzoni didattiche. Essi ascoltano, cantano, ridono, si divertono e si sentono liberi di partecipare o no, ma alla fine lo fanno. Essi scelgono una identità e una professione e alla fine della prima lezione sono in grado di presentarsi. Vedrete che lavorano ad entrambi i livelli, attivo e passivo. Attivamente essi sanno usare solo semplici espressioni per presentarsi, ma hanno acquisito abbastanza per capire l'insegnante. Talvolta alcune parole vengono tradotte in tedesco, molto rapidamente e a voce più bassa, quando la parola non può essere spiegata con i gesti o colle figure.

( Per alcuni minuti un video mostra l'insegnante che legge il concerto attivo, legge il testo con la musica, con una particolare intonazione. Poi la lettura è ripetuta nell'esercizio di ascolto e ripetizione.)

Questa è la parte attiva della lezione. Come vedete l'insegnante deve essere preparato a leggere il testo seguendo la musica, sia nel concerto attivo che nel concerto passivo.
In ogni caso gli studenti partecipano sempre in maniera del tutto conscia, non vengono mai manipolati.



Ora sono pronto a rispondere alle vostre domande.

Qui in Italia un insegnante ha normalmente tre ore di lezione la settimana per classe.
Come si può applicare questo metodo?

La soluzione ottimale è di avere tre ore al giorno, ma nelle varie situazioni si devono adottare delle soluzioni flessibili.
Si possono organizzare corsi durante il weekend, o cercare di avere 3+3 ore la settimana. Si possono fare degli adattamenti al metodo, ma le "lezioni" non possono durare meno di 3 ore.

La Suggestologia è riconosciuta come teoria scientifica nel mondo della psicologia? Ha qualche legame con la teoria della Gestalt?

Se le università negli Stati Uniti, Sud America, Germania, Austria, Spagna, Finlandia (dove questo metodo è stato adottato dal governo) e in altri paesi accettano tesi di laurea sulla Suggestopedia, ciò significa che essa è riconosciuta come teoria scientifica. Quanto alla seconda domanda, sì, ci sono delle somiglianze con la teoria della Gestalt e anche molte somiglianze con le idee di Roberto Assagioli.

Ho molto apprezzato questo Seminario che mi è piaciuto molto. Mi piacerebbe essere un' insegnante suggestopedica, ma temo di non averne gli strumenti. Non voglio essere un'insegnante "eclettica".Sono fortunata perché ho 6 ore la settimana per classe. Questa è la mia domanda: come posso fare per valutare i miei studenti come richiesto dal sistema statale, se adotto il metodo suggestopedico?

La Suggestopedia è una teoria molto complessa, con somiglianze con altre teorie, come ho già detto. Ma ciò che è peculiare è il modo con cui si utilizzano le capacità potenziali della mente. Mescolare la S. con altri metodi sarebbe errato. Per applicarla in modo corretto gli insegnanti devono essere appositamente formati. Sto organizzando dei corsi di formazione, ma sono disponibili anche i miei formatori autorizzati (e certificati) e li potete contattare. I corsi di formazione si possono organizzare qui in Italia, a Vienna o in altri posti. Non posso accettare più di tre persone per volta, ma in tre il costo diventa più accessibile. So che gli insegnanti non sono ricchi.

A che punto della lezioni dovremmo usare la musica? Abbiamo visto nel video che qualche volta l'insegnante parla col sottofondo musicale e qualche volta no. Può darmi una spiegazione? Ho un'altra domanda. Di solito suggerisco ai miei studenti di rivedere il materiale a casa ascoltando la musica. E' giusto?

Riguardo alla musica, per sapere come usarla correttamente lei dovrebbe partecipare ad un corso di formazione sulla Suggestopedia. Il metodo chiaramente spiega quando e quale tipo di musica si debba usare.
Non posso dare alcuna indicazione riguardo ai compiti a casa. Certo si possono fare molte cose, ma i risultati possono essere molto diversi, se non si è specificamente formati. In ogni caso l'uso di musica "prestigiosa" può aiutare, ma bisogna usarla nel modo giusto. E' diverso se usiamo la musica come terapia o se usiamo la musica per la memorizzazione. Per distinguere tra i due aspetti occorre fare la formazione. Se si usa la musica in modo inefficace si può perdere prestigio di fronte agli studenti.

Da qualche parte ho letto il termine RE.CA.CO. in riferimento alla Suggestopedia.
Che cosa significa esattamente?


RE.CA.CO. sta per Reserve Capacities Communicative Method (Metodo comunicativo delle capacità potenziali). Ho usato questo termine in un Congresso di IAL (International Alliance for Learning) negli Stati Uniti. E' solo una questione di terminologia. E' come "capacità potenziali", che è una definizione più semplice.

La Suggestopedia può certamente migliorare la scuola italiana. Sono totalmente d'accordo con la teoria e la pratica della Suggestopedia. Ho una domanda e una proposta. La domanda è la seguente: Può la Suggestopedia essere migliorata? La mia proposta è: formiamo due gruppi di studenti, ad uno insegnerò io e l'altro sarà affidato ad uno dei suoi insegnanti, con lo stesso numero di ore. Poi si confronteranno i risultati. Le interessa questa proposta?

Certamente la Suggestopedia può essere migliorata. E' in evoluzione, come tutto al mondo, essendo basata sulla ricerca scientifica. Quanto alla proposta rispondo affermativamente se lei è disposto ad assumerne gli oneri finanziari.

Può la Suggestopedia avere buoni effetti terapeutici su studenti che hanno problemi di identità e/o qualche tipo di disturbo della loro personalità?

Dipende dalle cause del problema, dipende cioè dal tipo di diagnosi, se la base del disturbo è organica o funzionale. Tuttavia se l'insegnante usa il metodo suggestopedico, non ci saranno certamente effetti collaterali negativi, anzi…

Qual è l'atteggiamento dell'insegnante suggestopedico verso la correzione degli errori degli studenti?

Gli errori devono essere corretti molto dolcemente: l'insegnante ripete la forma corretta senza sottolinearla troppo, molto dolcemente.

Quanta importanza ha l'aspetto fisico dell'insegnante inteso come linguaggio del corpo, ciò che si indossa, i colori e così via?

Non è di vitale importanza, ma certamente l'aspetto estetico deve essere tenuto in considerazione.

Come considera il Dr Lozanov l'uso di "action songs" nell'insegnamento della lingua?
Con "action songs" intendo canzoni le cui parole e significato sono rappresentate attraverso il mimo, il gesto e il movimento.


Sì, anche nei nostri corsi abbiamo molte canzoni di questo tipo e facciamo muovere e ridere i nostri studenti per meglio memorizzare.

Come tutti i metodi umanistico/affettivi la Suggestopedia è basata sulla relazione psicologica fra insegnante e studenti. Ieri lei ha spesso usato il termine "personalità". Tenendo anche conto della sua esperienza di formatore, ritiene che chiunque desideri diventare un insegnante suggestopedico possa farlo? Nei video abbiamo visto la dott. Gateva. Certamente aveva una personalità eccezionale, così vivace ed estroversa…C'è una specie di predisposizione per cui alcuni possono e altri no? E pongo la stessa domanda anche per gli studenti. Nell'Università dove insegno ho fatto alcuni esperimenti e ho dovuto selezionare gli studenti, perché non ritenevo che tutti fossero adatti ad un metodo di questo tipo.

In linea di principio ogni insegnante può diventare un insegnante suggestopedico se ama il proprio lavoro. Naturalmente le qualità personali possono essere diverse, ma l'amore è importante. Riguardo agli studenti chiunque può essere accettato, se non ha problemi, se è sano, cioè se non è mentalmente ritardato. Se gli studenti sono normali, nella media, i risultati, come sempre varieranno da caso a caso, ma saranno comunque migliori di quelli ottenuti con altri metodi, poiché i nostri insegnanti sono preparati a lavorare con studenti che hanno avuto precedenti esperienze negative a scuola e quindi hanno rallentato il loro rendimento. In generale, su dieci studenti sei ottengono eccellenti risultati, due sono buoni e due soddisfacenti.

Vorrei riprendere un po' il tema della misurazione dei risultati. Lei ha detto che nella prima lezione gli studenti sono "esposti" ad almeno 700 vocaboli. In un corso di 4 settimane, quanti vocaboli vengono introdotti? Avete misurato i risultati confrontando i tests delle prove ufficiali con studenti che hanno frequentato corsi più lunghi? Mi rendo conto che questo metodo consiste anche nella costruzione delle conoscenze passive, in modo che gli studenti possano contare su molteplici risorse per essere più creativi nella comunicazione, ma forse ci sono problemi a misurare la creatività…

Questo è il problema generale della valutazione e in particolare quale tipo di test si debba usare. Alcuni colleghi hanno svolto i corsi col metodo suggestopedico e poi hanno valutato gli studenti con tests tradizionali. I tests devono essere congrui con il metodo usato. I nostri tests sono tests comunicativi, ma si valuta anche la grammatica, il vocabolario e la risposta emotiva al test. In Canada abbiamo usato i nostri tests e quelli tradizionali. i nostri studenti hanno ottenuto buoni risultati in entrambi, dopo un corso del 50% o del 25% più breve. Ci siamo poi resi conto che gli studenti che imparavano la lingua per andare a lavorare all'estero notavano che la gente nella vita comune spesso non è così dolce e gentile come il loro insegnante, così abbiamo organizzato un secondo corso, un secondo livello, dove l'approccio è più simile a quello della vita normale. Per esempio se voi andate in Germania e fate degli errori parlando, la gente comincia a fare delle smorfie!…Ci si aspetta che voi parliate molto correttamente, mentre forse in America sono più tolleranti.
Ricordo che in Canada nel 1994 la dott. Gateva è stata chiamata a lavorare in una scuola dove gli insegnanti erano molto bravi, molto ben preparati e selezionati. Gli esperimenti sono stati fatti con la lingua francese, con un gruppo di controllo. Le registrazioni e i documenti dei tests sono conservati nella biblioteca della scuola. I risultati mostrano una notevole differenza a nostro favore. In ogni caso i tests dovrebbero essere congrui con il metodo usato nell'insegnamento agli studenti. Alcuni metodi danno più importanza alla traduzione, altri alla grammatica e i tests devono essere preparati tenendo conto del metodo usato nell'insegnamento. A questo proposito c'è un articolo molto interessante scritto da un'insegnante il cui nome è Natalia Smirnova, presso l'Istituto di Pedagogia all'Università di Mosca. Qui si confrontano i risultati degli studenti preparati col metodo suggestopedico con i risultati di studenti preparati col metodo tradizionale da trenta o quaranta insegnanti diversi. Qualcuno disse che i nostri studenti facevano più errori degli altri. Il fatto è che i nostri studenti parlano molto di più, essi desiderano esprimersi e perciò in considerazione di ciò la percentuale di errori è minore.

Di solito noi abbiamo circa 25 studenti per classe. Si può applicare la Suggestopedia in queste condizioni? Alcuni studenti sono molto timidi e non vogliono cantare o non vogliono muoversi. Come possiamo aiutarli a vincere la loro timidezza?

Con gruppi numerosi i risultati sono buoni, ma non ottimi. Ricordo che nel 1979 a San Francisco provammo a lavorare con un gruppo di 27. Gli organizzatori erano più che altro spinti dall'interesse economico - più studenti, più soldi - certo i risultati sono migliori che con altri metodi, ma con un gruppo così grande non si può avere un contatto personale con ogni studente tutti i giorni. Il numero ideale è da sei a dodici. Anche in Giappone ci sono gruppi numerosi, talvolta occorre essere flessibili…
Per ciò che riguarda il secondo punto, gli studenti partecipano se vogliono; se non vogliono stanno a sedere e osservano. Questo è normale, ma di solito poi cominciano a partecipare. L'insegnante deve dare l'esempio. Se l'insegnante canta e si muove in modo naturale, lo faranno anche loro, ma si devono sentire liberi, non devono essere forzati.

Che cosa avviene nella classe suggestopedica e che cosa non avviene? Che cosa può o non può avvenire? Il ruolo dell'insegnante pare essere molto forte come "direttore d'orchestra" e "course designer". Che ne è dell'autonomia degli studenti? Possono essi usare testi diversi? Possono utilizzare testi diversi dal manuale? Possono comunicare fra loro liberamente senza l'intervento dell'insegnante?

Qui c'è uno dei più grossi errori della pedagogia tradizionale che finge di propugnare idee fondamentalmente giuste sulla libertà del discente. Anche noi siamo in favore della libertà dello studente. L'uso dell'arte classica ottiene l'effetto di ottenere ordine, armonia, equilibrio, dignità e disciplina nella classe. Nella Suggestopedia l'insegnante non è un leader, un dominatore. Gli studenti interagiscono sempre liberamente tra loro e con l'insegnante. Abbiamo visto la parte introduttiva del corso. Dalla seconda lezione, nella fase cosiddetta della "elaborazione" l'insegnante si mette da parte e gli studenti lavorano/giocano da soli, ma se hanno bisogno di aiuto, possono ricorrere all'insegnante. Tuttavia essi devono seguire il programma stabilito dall'insegnante, essi non conoscono la materia e se si concede troppa libertà ciò può produrre solamente caos. Essi sanno che l'insegnante è affidabile, possono fare domande, anche riguardo ad argomenti non strettamente attinenti al programma, ma la risposta sarà breve e poi si torna al testo. C'è sempre una sorta di duplice interazione tra la libertà e la struttura logica che si deve seguire.

Ci potrebbe spiegare in modo più dettagliato le varie fasi della lezione suggestopedica? Quali attività si possono usare per insegnare la lingua scritta?

Dato che in questo Seminario io non ho molto tempo, ho dovuto scegliere e decidere che cosa farvi vedere. In una "session" c'è la fase introduttiva, la fase dei concerti e infine la fase dell'elaborazione con giochi, canzoni, movimento ed altre attività durante la quale l'insegnante fa sì che gli studenti usino in maniera attiva tutto il materiale linguistico. In un Seminario come questo non è possibile mostrare e spiegare tutte le diverse procedure, come si fa in un corso di formazione.
Per ciò che riguarda il secondo punto, gli studenti cominciano a leggere molto presto, ma l'attività di scrittura viene introdotta in un secondo momento, nel secondo livello del corso, quando gli studenti hanno già famigliarità con molte parole. Non risulta difficile perché essi leggono molto. Al primo livello del corso non si insegna l'abilità di scrittura.


Vorrei conoscere la differenza tra il concerto attivo e quello passivo, la diversa funzione dei due concerti. Posso anche chiedere di ripetere la differenza tra i due processi di "suggestione" e di "desuggestione"?

Il concerto attivo consiste in una lettura del testo scritto, con il sottofondo della musica, musica appositamente scelta e testata a questo scopo, con una particolare intonazione. Nella fase attiva gli studenti leggono il testo e possono prendere note, ecco perché si chiama "attivo". I due concerti dovrebbero sempre essere insieme nella stessa "lezione", nello stesso giorno e la lezione finisce con il concerto passivo, ove la musica di sottofondo è di tipo diverso. Gli studenti ascoltano a testo chiuso.
Per ciò che riguarda la seconda domanda siamo tutti consapevoli del fatto che noi continuamente riceviamo delle "suggestioni" dalla famiglia, gli insegnanti, la scuola, la società…e tutti tendono a dirci che non possiamo imparare troppo, ma certamente noi abbiamo più possibilità di apprendere di quelle che normalmente impieghiamo nella nostra vita quotidiana. Così noi dobbiamo "de-suggestionarci" per acquisire consapevolezza delle nostre vere potenzialità. Pensate a quanto facilmente e velocemente noi impariamo quando siamo bambini. Non ci sono limiti. Giorno e notte noi sentiamo parlare i nostri genitori. Loro non dicono "adesso basta, altrimenti il bambino impara troppo". Quando invece andiamo a scuola ci vengono poste dei limiti, che sono i limiti imposti dalla società. Agendo sulla linea di confine tra il sistema di valori e convinzioni degli studenti e le loro conoscenze, noi li "de-suggestiamo" e li rendiamo liberi, senza forzarli, spontaneamente.


Al termine del Seminario il dott. Dolci, a nome dell'Università di Ca' Foscari che ha ospitato l'evento, ringrazia calorosamente il prof. Georgi Lozanov per il suo prezioso contributo e ringrazia le organizzatrici, la dott. Renata Marangon e la prof. Elena De Rigo, le interpreti dott. Sandra Moretto e prof. Eufemia Colucci e tutti i partecipanti che sono giunti da tutte le regioni d'Italia e da molti paesi stranieri. Egli esprime la speranza che questo incontro possa essere un primo passo verso una via italiana alla Suggestopedia a Venezia.

Venezia, 5 dicembre 1999


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