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Le sette leggi della Suggestopedia

Approfondimenti



Questo articolo compare nel sito ufficiale di G. Lozanov e sinteticamente riassume i principi su cui si fonda la sua teoria pedagogica.


Le sette leggi della Suggestopedia/Reservopedia



Poiché il nostro concetto di "suggestione" si intende come acquisizione libera, spontanea, a livello conscio-paraconscio delle informazioni da parte degli studenti attraverso le percezioni periferiche in un processo comunicativo non manipolativo - tale processo non ha nulla a che vedere con la suggestione ipnotica e clinica.
La Reservopedia è un metodo di insegnamento che si serve di tutte le possibilità che questo tipo positivo di suggestione può offrire. La sua applicazione nell'insegnamento-apprendimento ci ha portato a definire le seguenti sette leggi che stanno alla base del metodo e che sono quindi la "condicio sine qua non" per la corretta applicazione del metodo. Esse sono così strettamente interconnesse che devono essere
simultaneamente rispettate in ogni momento nelle varie fasi del processo.

Si deve tuttavia tener presente che queste condizioni possono portare a raggiungere le riserve nascoste della mente solo se l'insegnante possiede un alto livello di credibilità personale e professionale.
Non c'è Reservopedia senza prestigio. Il prestigio può creare prestigio. Studiare nella classe di un insegnante di qualità crea qualità, così come studiare in una università prestigiosa dà prestigio agli studenti, cosa che si tradurrà poi in un più alta qualità di livello professionale. La Reservopedia, frutto di molti anni di laboriosa ricerca, ha acquisito prestigio. Gli insegnanti formati dall'autore della Reservopedia attraverso la certificazione acquisiscono il prestigio del metodo. Se gli insegnanti non ne mantengono tutte le caratteristiche i risultati saranno inferiori e quindi diminuirà anche il loro prestigio.

La prima legge della Reservopedia: AMORE

Si sa bene che nessuna grande conquista è stata raggiunta nel mondo senza amore.
L'amore è anche la condizione essenziale per raggiungere le riserve della mente.
L'amore crea
serenità, fiducia e contribuisce a dare credibilità all'insegnante agli occhi degli studenti e apre così l'accesso alle riserve della mente a livello para-conscio. L'amore non si può fingere, perché gli studenti lo percepiscono.. Non va inteso come una sorta di atteggiamento sentimentale e tenero perché ciò può portare a reazioni negative, ma come amore sincero per l'essere umano. Non consigliamo a un insegnante di lavorare a livello delle riserve della mente se non possiede questo tipo di amore se non considera il processo di comunicazione del suo insegnamento come una espressione d'amore.
Nella Reservopedia l'amore dell'insegnante verso gli alunni si può illustrare con la
metafora di un padre o una madre che insegna al proprio bambino ad andare in bicicletta restandogli alle spalle senza che il bambino sappia se in quel momento il genitore lo stia sostenendo o no.


In questo modo gli studenti sono pressoché inconsapevoli dell'intervento e del supporto dell'insegnante. Ad esempio nelle fasi "produttive" del ciclo di apprendimento della lingua straniera e cioè nella "introduzione", nell'elaborazione e nella fase finale in cui gli studenti creano una "performance" e si esprimono in modo più libero e creativo, l'insegnante fornisce una
guida discreta e non invadente, offre il modello correggendo in modo implicito e con molto tatto, tanto che spesso essi non si accorgono nemmeno di essere corretti. L'insegnante fornisce la corretta versione delle espressioni usate dagli studenti in un modo così delicatamente "suggestivo" che essi non si accorgono nemmeno di aver commesso un errore . Gli errori non vengono analizzati in questo momento e mai l'insegnante dà l'impressione di chiedere agli studenti di impegnarsi di più.

La metafora della bicicletta bene descrive la qualità della relazione psicologica che intercorre tra insegnante e studente che è molto simile a quella tre madre e figlio. Uso questo esempio per sottolineare l'aspetto dell'AMORE, del sostegno affettuoso e attento dell'insegnante verso gli alunni, accolto volentieri perché offerto amorevolmente e non imposto. In questo modo essi si sentono al sicuro.
L'amore, insieme ad altre leggi, crea il necessario stato di rilassamento concentrante, uno stato d'animo sereno, autentico e molto stimolante. Ciò implica uno stato mentale rilassato e una concentrazione non forzata che suscita calma, stabilità, sicurezza interiore e fiducia. In questo complesso di emozioni positive l'attività mentale creativa e tutto il processo di apprendimento sono caratterizzati dall'assenza totale di fatica. Lo stato di gioia e di calma concentrante si realizza non solo attraverso l'insieme dei giochi e dello humour, ma anche grazie al materiale visivo che non è descrittivo, ma ha piuttosto lo scopo di stimolare l'immaginazione e l'emotività, come pure tutto il complesso dell'interazione comunicativa.

La seconda legge della Reservopedia: LIBERTA'


Dove c'è amore c'è libertà. La libertà dà all'insegnante il potere di esercitare il proprio giudizio e le proprie personali decisioni all'interno della struttura generale della lezione per adattarla alle caratteristiche specifiche di ciascun gruppo. Ciò implica anche che gli studenti sono liberi di scegliere se partecipare ad un gioco o cantare una canzone in armonia con la loro disposizione d'animo. Sono anche liberi di uscire dall'aula, senza naturalmente causare disturbo al gruppo. Il principio della libertà è uno dei fondamenti essenziali che distinguono la Reservopedia dall'ipnosi. Nell'ipnosi il soggetto ipnotizzato è incapace di scegliere, di agire liberamente e spontaneamente, di interrompere il processo e di fare qualunque cosa che non gli sia stata ordinata dall'ipnotizzatore.

La libertà dà allo studente l'opportunità di ascoltare la proprio voce interiore e di scegliere in che modo accedere alle riserve della mente nelle varie fasi del processo di apprendimento. La libertà non è imposta dall'insegnante. E' una sensazione che gli studenti provano spontaneamente: essi sentono che non stanno "obbedendo" al metodo, ma sono liberi di goderne, liberi di esprimersi in armonia con la loro personalità. La Reservopedia infatti non è imposizione, ma al contrario spalanca la porta alla libera espressione personale.

La terza legge della Reservopedia:
LA CONSAPEVOLEZZA DELL'INSEGNANTE


La convinzione che qualcosa di straordinario, diverso dalla normale interazione sociale, stia certamente accadendo, ispira lo stato mentale dell'insegnante. Questa gioia interiore si riflette nelle sue percezioni periferiche ed è trasmessa e percepita dagli studenti. E' importante che questa situazione si crei spontaneamente grazie allo stato mentale dell'insegnante che crea una sorta di felice risonanza nella disposizione d'animo degli studenti, il più delle volte a livello paraconscio. In questo modo si crea la "relazione suggestiva" a livello del complesso delle riserve della mente. La maestria dell'insegnante consiste nel facilitare il passaggio di tale vibrazione, come un'eco, nel processo di insegnamento-apprendimento. Ovviamente un qualche tipo di influenza suggestiva è inevitabile in qualsiasi processo comunicativo. Nella Reservopedia anche le minima pressione o insistenza da parte dell'insegnante può ostacolare il processo nel quale egli comunica sulla linea di confine delle riserve normalmente inutilizzate del cervello - della mente - nel rispetto delle sette leggi fondamentali. In questo modo gli studenti sentono che possono raggiungere qualsiasi obiettivo da soli e che l'aiuto dell'insegnante è solo la mano tesa di un amico. E' ovvio che per realizzare tale tipo di comunicazione occorrono preparazione ed esperienza.

Attualmente, in confronto ai metodi tradizionali, gli studenti riescono ad impadronirsi
del materiale linguistico tre, o a volte anche cinque volte più velocemente e meglio, con effetti positivi anche sulla salute. E' possibile che in futuro si possa andare anche oltre. L'insegnante che usa il metodo della Reservopedia deve conoscere anche le altre metodologie per essere in grado di valutarle oggettivamente.

Le aspettative dell'insegnante riguardano sia la propria capacità di attivare le abilità potenziali degli studenti sia la capacità degli studenti di apprendere a livello delle risorse latenti della mente. Queste aspettative sono colte dai discenti attraverso le percezioni periferiche e dai segnali che provengono dalla voce dell'insegnante, dall'espressione del suo volto e dal suo comportamento non-verbale in genere. La genuinità di questi segnali, che non possono essere simulati, fa sì che essi vengano immediatamente colti e che si liberino risorse mentali che normalmente non vengono utilizzate. E' un processo scambievole: le aspettative dell'insegnante influenzano le aspettative degli studenti e ciò avviene naturalmente, spontaneamente, senza sforzo alcuno.

La quarta legge della Reservopedia:
SUPERIORE VOLUME DI INPUT

In un corso condotto col metodo suggestopedico il contenuto didattico presentato in un pari lasso di tempo deve essere almeno due o tre volte superiore a quello dei corsi tenuti con metodi tradizionali. Per esempio, a parità di ore di lezione di lingua straniera in un mese nel corso suggestopedico il "programma" sarà almeno il doppio rispetto alla norma. Il primo corso, quello per principianti, contiene da 2000 a 2500 unità lessicali superando di gran lunga le quantità minime di lingua previste per quel livello. Questa proporzione vale anche per le altre materie di studio.
Tuttavia ciò è destinato a variare nel tempo. Tra qualche anno o generazione anche i corsi suggestopedici cambieranno a causa degli effetti dell'evoluzione.
Varie commissioni di esperti nazionali e internazionali hanno provato che il metodo ha effetti educativi psicoterapeutici e psicoigenici. Se noi mantenessimo la quantità dei contenuti tradizionali non faremmo che assecondare e confermare l'idea prevalente - la suggestione - che la mente umana ha capacità limitate. Questo significherebbe rallentare il processo evolutivo.

La quinta legge della Reservopedia:
GLOBALE/PARZIALE - PARZIALE/GLOBALE


In tutte le discipline quando si presenta un nuovo argomento non ci deve essere separazione tra il nuovo elemento e il tutto. Un elemento non deve essere appreso in modo isolato. Per esempio i vocaboli, la grammatica, etc., non esistono separati dal discorso. Ogni globale è parte di un globale più grande e così via fino all'infinito.
Questo concetto si basa sulle ricerche relative al funzionamento del cervello che ci dicono che le parti del cervello contengono informazioni sull'intero cervello. Inoltre analizzando le funzioni del cervello/mente nella Reservopedia si può dire che l'essere umano reagisce come un tutto unico e che ogni singolo stimolo è colto in modo complesso. Ciò dimostra una volta di più che gli elementi non esistono in sé, ma sempre come parte di un tutto.
Inoltre da un punto di vista filosofico esiste la grande teoria che dice che il tutto è nella parte e la parte è nel tutto, essi sono indivisibili. Non ci sono entità isolate. Ecco perché - quando si impara - si deve apprendere l'elemento insieme al tutto. Il "globale" fornisce importanti sfumature riguardo all'elemento. L'atomo riflette le leggi dell'Universo e l'universo è nell'atomo. Quando questa condizione è rispettata in pedagogia i risultati sono migliori.
Tutte le nostre conclusioni teoriche hanno ovviamente una dimostrazione a livello sperimentale.

La sesta legge della Reservopedia: AUREA PROPORZIONE

Il concetto di AUREA PROPORZIONE si riferisce ad una legge dell'Universo cui anche il processo dell'insegnamento-apprendimento suggestopedico è soggetto.
L'armonia crea armonia e cura il caos psichico spesso provocato dalla pedagogia tradizionale. L'armonia è essenziale nel processo che permette di apprendere una notevole quantità di contenuti in un breve periodo di tempo. Le relazioni tra le parti e il tutto sono in aurea proporzione nel processo suggestopedico della comunicazione.
La capacità di apprendimento è favorita e rafforzata quando il processo trova artisticamente il giusto equilibrio nel rispetto dei ritmi, dell'intonazione, degli stimoli emotivi e così via.

La settima legge della Reservopedia:
USO DELL'ARTE CLASSICA E DELLL'ELEMENTO ESTETICO


L'arte classica e l'estetica sono utilizzati come mediatori particolarmente efficaci della suggestione comunicativa non-manipolativa per la loro capacità di trasmettere un numero indefinito di stimoli non specifici che costituiscono l'abbondante ricchezza delle percezioni periferiche non percepibili dai sensi a livello conscio.
L'arte nella Suggestopedia crea le condizioni ottimali per il rilassamento psichico e uno stato mentale armonioso che aiutano a creare spontaneamente le condizioni per un ampliamento dell'acquisizione delle informazioni attingendo dalle riserve della mente in una atmosfera confortevole. Tutto ciò fa sì che si rimuova dalla memoria l'associazione tra "apprendimento" e "timore" in un luogo sgradevole.
L'arte classica è introdotta attraverso la musica classica, canzoni, citazioni letterarie, immagini che riproducono opere d'arte e molto altro ancora.



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